“Adesso vi spieghiamo cosa significa mettersi in rete”

A un anno dalla costituzione, le 15 aziende umbre che compongano la “Ad Hoc Group”, parlano dei risultati raggiunti

Il primo esito è la messa a punto del dispositivo Bixe già oggetto di due brevetti, testato sul sistema di pedalata della bicicletta ed in grado di farla avanzare pedalando sia normalmente che all’indietro con campi di applicazione non solo in termini sanitari, ma anche di mobilità alternativa e di salvaguardia ambientale. Ad un anno dalla costituzione la Ad Hoc Group, un’aggregazione composta da 15 aziende umbre operanti in vari settori, dalla meccanica all’elettronica, dall’automotive alla comunicazione, legate da anni da rapporti di collaborazione e relazioni di fornitura, traccia un primo bilancio mettendo in evidenza tutti i vantaggi che possono derivare dal fare rete e dal mettere insieme le proprie forze.
La suddivisione dei compiti – “Con l’aggregazione abbiamo formalizzato l’impegno reciproco a rendere sempre più efficiente ed integrata la filiera – dichiara Giovanni Pignatta, presidente di Ad hoc group e titolare di Bixe, impresa capofila della rete – lavorando sull’organizzazione interna e sulla gestione delle commesse, mettendo a sistema risorse e competenze per incrementare il livello competitivo, innovare il processo produttivo, aprire nuovi mercati e strutturare un’attività di ricerca e sviluppo per la realizzazione di nuovi prodotti.  Si tratta di una vera e propria filiera verticale “l’unica in Italia, per quel che ci risulta, con queste caratteristiche – aggiunge Pignatta – in quanto ciascuna si occupa di vari aspetti della catena produttiva, dall’ideazione e prototipizzazione fino alla promozione del prodotto finito. Ecco perché siamo in grado di soddisfare interamente commesse inerenti la realizzazione di prodotti di tipologia disparata, in prevalenza nel settore della meccanica”
Le relazioni sviluppate – Hanno già sottoscritto un protocollo d’intesa con il Dimeas, il dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale dell’università di Torino, che sta studiando il loro dispositivo per valutarne l’applicazione sui velomobili, mezzi di trasporto urbano totalmente ecologici. A giugno verrà presentato il primo prototipo di mezzo di trasporto. “Ma all’attivo – aggiunge Luca Briziarelli, vice presidente della rete –  abbiamo anche un rapporto stabile con la “Wind for life”, azienda nazionale nel campo dell’eolica, per la quale siamo diventati fornitori unici. Stiamo inoltre cercando di uscire dai confini nazionali: infatti abbiamo partecipato a una gara internazionale per la fornitura di macchinari industriali alla Libia. Insomma, insieme abbiamo potuto realizzare tutto questo. Possiamo dirci quindi molto orgogliosi e soddisfatti dei risultati raggiunti in questo primo anno di attività, non solo in termini economici, ma anche come stimolatori di attività di ricerca.”.
Il direttore di Cna Umbria – I dati sono stati illustrati durante un incontro alla Cna di Perugia che negli ultimi anni ha promosso la costituzione di molti contratti di rete. Un anno fa è stata la volta di “Ad Hoc Group.  ““L’aggregazione in consorzi o contratti di rete – spiega il direttore Roberto Giannangeli – rappresenta, per imprese di piccole e piccolissime dimensioni, l’unica possibilità per riuscire ad accedere a commesse e mercati altrimenti irraggiungibili. Ecco perché da tempo ci stiamo muovendo in questa direzione, sensibilizzando le imprese e accompagnandole nel percorso di costruzione di nuovi soggetti in grado di giocare un ruolo da protagonisti. I risultati ci stanno dando ragione”.
La Camera di Commercio – “La Cciaa di Perugia – ha dichiarato il presidente Giorgio Mencaroni – ha messo a disposizione risorse importanti per aiutare le imprese a realizzare processi di integrazione, nella convinzione che le sfide del mercato si affrontino meglio unendo le forze. Credo che il compito di un’istituzione come la nostra sia proprio quello di aiutare gli sforzi di chi, rischiando in proprio, crea opportunità di lavoro e ricchezza per l’intera società”.

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