Agricoltura, centomila posti con la green economy

In Umbria crescono le iscrizioniper gli istituti professionali alberghieri +15,5%, tecnici e professionali agrari +24,5%

Opportunità per oltre centomila posti di lavoro nelle campagne italiane con la green economy. È quanto emerge dal Dossier “Lavorare e vivere green in Italia” elaborato in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente  proclamata dall’Onu e presentato al Nelson Mandela Forum di Firenze, di fronte a diecimila coltivatori provenienti dalle diverse regioni insieme al presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e ai ministri dell’ambiente Gian Luca Galletti e dell’agricoltura Maurizio Martina dove è stato aperto l’Open Space “Lavorare con la green economy” .

Gli imprenditori umbri a Firenze – All’evento hanno preso parte oltre 500 imprenditori agricoli umbri della Coldiretti, insieme al presidente regionale Albano Agabiti, a quelli di Perugia e Terni Luca Panichi e Massimo Manni e al Direttore regionale Diego Furia, oltre ai rappresentanti del mondo istituzionale ed economico umbro.
Aumentano le iscrizioni per gli istituti alberghieri e agrari – Proprio in Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti, le iscrizioni alle prime classi degli istituti professionali alberghieri e tecnici agrari, tra gli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014, fanno registrare un +15,5% per i primi e un +24,5% per i secondi, mentre le iscrizioni delle aziende agricole umbre under 35 in Camera di Commercio, relative all’anno 2013 su 2012, aumentano del 18,4%. “I giovani – commentano il presidente e il direttore di Coldiretti Umbria Agabiti e Furia – hanno visto prima e meglio di altri dove ci sono reali prospettive per far tornare a crescere l’Italia. L’agricoltura moderna e multifunzionale – proseguono – consente oggi ai giovani di avviare un’attività imprenditoriale nella quale esprimere le proprie idee e il proprio vissuto di esperienza e cultura”.
Nuovi mestieri – Secondo un sondaggio Coldiretti-Ixè, tra i desideri nascosti degli italiani ci sarebbe proprio quello di tornare a vivere in campagna (il 32,7%). Un interesse che riguarda anche i giovani under 35 che nel 46% dei casi cambierebbero il proprio impiego attuale per diventare imprenditore agricolo se avessero la possibilità di acquisire un terreno, con una percentuale in aumento del 10% rispetto al 2013. La crescita di opportunità nel settore agricolo è dovuta al fatto che negli ultimi anni si sono sviluppati al suo interno nuovi mestieri con circa il 70% delle imprese giovani che – continua Coldiretti – opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche fino agli agriasilo, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, agrigelati e addirittura agricosmetici.
Domanda e offerta si incontrano su Jobycountry – Intanto per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro la Coldiretti ha varato la prima banca dati autorizzata dal Ministero del Lavoro “Jobincountry” di aziende agricole che assumono alla quale potranno accedere i tanti giovani italiani che sono interessati perché amano la campagna o semplicemente per raggranellare un po’ di soldi, magari nella pausa scolastica. Allo scopo è stato predisposto un sistema informatico che – sottolinea Coldiretti – opera attraverso un apposito sito web nazionale nel quale verranno acquisite, archiviate e rese disponibili in forma pubblica tanto le richieste di manodopera delle imprese che i curricula e le disponibilità dei lavoratori.
“Si tratta di una risposta concreta alla domanda di agricoltura di un numero crescente di giovani (e non solo) che desidera fare una esperienza di lavoro in campagna”, concludono Agabiti e Furia, nel sottolineare che “in agricoltura il lavoro c’è sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione lontano dalla città”.

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