Ance Umbria: “Per la sicurezza non servono nuove regole, è necessario qualificare le imprese”

Sicurezza sul lavoro (Immagine tratta da umbria.ance.it)

Sicurezza sul lavoro (Immagine tratta da umbria.ance.it)

L’intervento dell’associazione nazionale costruttori edili alla luce delle nuove norme varate dal Governo

“Occorre un patto  di  cantiere con  un  tavolo e  un  monitoraggio permanente con le parti sociali che qualifichi le imprese e i lavoratori e che diffonda  in concreto la cultura della sicurezza”

Diffondere la cultura della sicurezza e della competenza, ampliare la  formazione a tutti i livelli e  qualificare  le  imprese:  “E’  su  questi  fronti  che  occorre  impegnarsi per  rafforzare  la  sicurezza  nei  cantieri”.  Lo sostengono i presidenti di Ance Umbria, Ance Perugia e Ance Terni – rispettivamente  Albano Morelli, Giacomo  Calzoni e Massimo  Ponteggia –  intervenendo  sul  delicato tema  della  sicurezza nei luoghi di lavoro e alla luce delle nuove norme varate dal Governo in materia.   “Riteniamo – affermano  che il problema della sicurezza sul lavoro non si  risolva  soltanto  aggiungendo  nuove  regole.  È  necessario qualificare le imprese: ad  oggi,  infatti,  senza  una  preventiva  procedura  di  qualificazione,  chiunque  può  aprire  una  partita  IVA  e  immediatamente  assumere  lavori  edili,  addirittura  per  importo  illimitato,  nel  settore  privato.  Questo  non  è  più  accettabile.  Occorre  inoltre  lavorare  sulla  formazione  mirata  e  continua,  già  prevista dal nostro contratto collettivo”.  

COSA E’ STATO FATTO FINORA – Nell’ambito della formazione sono stati fatti importanti passi in avanti, anche grazie alla presenza  in  ogni  provincia  di  un  Sistema  Bilaterale  che  coinvolge  quindi  le  associazioni  delle  imprese  e  i sindacati dei lavoratori, costituito da Casse edili e Scuole edili di formazione che, sul fronte delle  assistenze  alle  maestranze  e  su  quello  della  formazione  per  tutto  il  personale  delle  imprese,  costituisce un presidio molto importante ed unico rispetto ad ogni altro settore merceologico.  “I corsi di formazione che vengono attivati dalle Scuole edili ‐ ricordano i presidenti ‐ riguardano  ogni ambito del lavoro in edilizia e l’aspetto della sicurezza sul lavoro ha un’importanza strategica  e prevalente. 

L’IMPORTANZA DEI CONTROLLI – Perché la cultura della sicurezza possa affermarsi pienamente, oltre ad una accurata  formazione  e  ad  una  maggiore  qualificazione  delle  imprese,  “Occorre – secondo Ance –   far  rispettare  le  regole  esistenti  attraverso  gli  opportuni  controlli.  Accogliamo  quindi  con  favore  l’assunzione  di  nuovi  ispettori  del  lavoro,  utile  al  rafforzamento  dei  controlli  che,  soprattutto  in  fase  di  apertura  dei  cantieri, saranno più efficaci se avranno carattere consulenziale e non punitivo”. 

IL PATTO DI CANTIERE – Quanto all’istituzione della “patente a crediti” per le imprese,  l’associazione tiene a far notare che “Sarà necessario verificare come si  attuerà in concreto questo nuovo sistema.  Quello che chiediamo, e che la nostra presidente nazionale  Federica  Brancaccio  ha  ribadito  in  questi giorni –  concludono i  Presidenti  dell’Ance – è  un  “patto  di  cantiere”  con  un  tavolo e  monitoraggio permanente con le parti sociali che qualifichi le imprese e i lavoratori e che diffonda  in concreto la cultura della sicurezza. Così operando, oltre a contenere il più possibile il fenomeno  degli infortuni, potremmo forse anche evitare che si considerino tutte le imprese del settore non  all’altezza del compito o, peggio, indifferenti al problema della sicurezza e dell’igiene nei luoghi di  lavoro”.  

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