Anche a Perugia l’appuntamento promosso dall’Anmco dedicato alla prevenzione delle malattie cardiovascolari
L’attività dei medici cardiologi in primo piano. Dal 9 al 15 febbraio è, infatti, in programma la “settimana del cuore”, l’iniziativa promossa dall’Anmco (associazione nazionale dei medici cardiologi ospedalieri) per porre al centro dell’attenzione le malattie cardiovascolari, che rappresentano la prima causa di morte nel mondo occidentale, vengono promosse dall’associazione nazionale dei medici cardiologi ospedalieri. Anche l’Umbria partecipa all’evento in collaborazione con la Fondazione “per il Tuo cuore” dell’Anmco, cardiologie aperte. Sono previsti incontri finalizzati alla promozione della cultura della prevenzione cardiovascolare e a fornire elementi di educazione sanitaria agli utenti.
Il programma nel dettaglio – L’11 febbraio alle 17, al teatro “Franco Bicini”, in via del Cortone, a Perugia è in programma un incontro con i cardiologi e i cardiochirurghi dell’azienda ospedaliera ed universitaria di Perugia. Il residente di Anmco Umbria, Adriano Murrone, ha sottolineato che i medici hanno l’obbligo di partire sempre dalla prevenzione “Conoscere il proprio cuore – ha detto – non è uno slogan, ma il modo migliore di riconoscere i sintomi di patologie che dovessero presentarsi”. Scopo dell’iniziativa è dunque, soprattutto quello di informare i cittadini sulla prevenzione dell’arresto cardiaco improvviso e sulle attività che vengono svolte dal dipartimento cardio-toraco-vascolare del S. Maria della Misericordia sia in termini di percorsi assistenziali, che di risorse tecnologiche.
Il progetto “banca del cuore” – Durante l’incontro al quale parteciperanno alcune associazioni di pazienti e cittadini tra cui l’Aulci (associazione umbra per la lotta alle cardiopatie infantili) e l’associazione Cuor di leone pro-cardiopatici onlus, verrà inoltre presentato il progetto “Banca del Cuore” che permette ai pazienti che si rivolgono alle strutture ambulatoriali cardiologiche dell’azienda ospedaliera di Perugia per gli usuali controlli, di poter “archiviare” l’elettrocardiogramma, così da poter essere consultato online in qualsiasi parte del mondo tramite un accesso ad internet.
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