Carriere internazionali, prospettive e testimonianze al “Globe”

L’incontro organizzato dall’Università degli studi di Perugia e dall’Istituto di studi di politica internazionale

Informazione sulle opportunità internazionali, questo l’obiettivo di Globe, evento per la prima volta ospitato all’Università di Perugia. “Un’opportunità importante – ha detto il Rettore Franco Moriconi, nel saluto ai convegnisti, di fronte a un Aula magna gremita di studenti  – per i nostri studenti che potranno orientarsi meglio nella scelta del proprio futuro professionale. L’Ateneo di Perugia ha notevole esperienza in questo settore, essendo da molti anni sede di cattedre per studi internazionali, in particolare di storia, diritto ed economia”. L’incontro, promosso e organizzato dall’Università degli Studi di Perugia e dall’Istituto di Studi di Politica Internazionale (Ispi), si è svolto nella sede dei dipartimenti di Scienze politiche ed Economia in via Pascoli, ed è entrato subito nel vivo del tema, a cominciare dalla carriera diplomatica. Ne ha parlato  Paolo Magri, vice presidente esecutivo e direttore Ispi, che ha voluto sfatare gli stereotipi sulla figura del diplomatico e per questo ha chiamato l’ambasciatore Armando Sanguini a testimoniare la sua esperienza prima di giovane universitario vincitore di concorso  per la carriera diplomatica e poi di ambasciatore.  “Il mio primo incarico è stato al ministero degli Esteri nel 1968 – ha detto Sanguini -, ma l’esperienza sul campo l’ho fatta in Etiopia come incaricato d’affari. Ho avuto l’opportunità di fare da guida alla famosa giornalista Oriana Fallaci, venuta in Etiopia  per intervistare il Negus (imperatore) Hailé Selassié”. Altre importanti esperienze Sanguini le ha vissute come ambasciatore prima nel Cile di Pinochet e poi, in tempi recenti, in Tunisia.

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