Centri per l’impiego, più scouting e servizi alle imprese

Questo il nuovo orientamento previsto dal protocollo siglato da Regione Umbria e Italia Lavoro, destinato, attraverso una stretta collaborazione, a rafforzare i contenuti del decreto legislativo 150/2015 e a mettere le politiche attive del lavoro al servizio del “sistema lavoro” umbro
Un cambio di passo per i centri per l’impiego che divengono sempre più luoghi di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e sempre meno luoghi di ascolto.
L’accordo è stato firmato dal vice presidente della Giunta regionale dell’Umbria e  assessore allo sviluppo economico, Fabio Paparelli, e dal presidente dell’Agenzia nazionale per il lavoro  (Anpal)  e amministratore unico di Italia Lavoro,  Maurizio Del Conte. Presenti il presidente della Camera di Commercio di Terni, Giuseppe Flamini,  e la vice sindaco del Comune di Terni, Francesca  Malafoglia
FABIO PAPARELLI “Si tratta di un atto   importante – ha detto Fabio Paparelli –  che segna  un cambio di passo e di  paradigma rispetto alla concezione del Centri per l’impiego che,  anche in accordo con le novità introdotte dal decreto legislativo 150, divengono sempre più luoghi di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e sempre meno luoghi di ascolto. Ciò  in sintonia con i contenuti della approvanda legge regionale sul lavoro che nasce da un nuovo  modello culturale e di approccio agli strumenti ed alle politiche attive del lavoro,  con la quale – ha detto con una battuta il vice presidente –  smettiamo  di finanziare la  disoccupazione per finanziare l’occupazione, andando nel contempo ad incentivare il brain back, ad ostacolare  la delocalizzazione e a favorire il ricambio generazionale nel sistema imprenditoriale umbro”.
COSA CAMBIA PER I CENTRI PER L’IMPIEGO I Centri per l’impiego si candidano ad essere un modello di riferimento anche per la messa a punto di  metodologie per la “ricognizione del sistema produttivo” regionale finalizzata al potenziamento delle “attività di scouting” e dei “servizi di consulenza alle imprese”, in linea con la recente direttiva regionale rendendola coerente con i sistemi di individuazione e perimetrazione dei fabbisogni di professionalità, creando una rete regionale dei servizi per il lavoro che dia seguito all’imminente avvio del “sistema di accreditamento regionale”.
L’obiettivo è anche di potenziare la capacità dei Centri per l’Impiego di incrociare domanda e offerta di lavoro, valorizzandone la funzione di snodo pubblico per l’implementazione efficace delle politiche attive e per l’erogazione dei servizi per il lavoro. In pratica, aumentando il potere d’intermediazione dei centri, si vuole costruire un modello strutturato di offerta di servizi alle imprese partendo dall’analisi dei fabbisogni, dalle comunicazioni aziendali per formare una banca dati di aziende che, potenzialmente possano crescere anche grazie ai servizi offerti dai centri.
NEL DETTAGLIO Il documento prevede una serie di interventi centrati sulle politiche attive del lavoro, sulla formazione professionale e sull’istruzione.
 Il progetto  di sviluppo di offerta di servizi alle imprese è inoltre  funzionale al recente riconoscimento del territorio di Terni come “Area di crisi complessa”  in quanto può supportare la presentazione di progetti integrati di sviluppo. Regione Umbria e Italia Lavoro si propongono inoltre, di sviluppare le politiche dedicate alle persone in cerca di occupazione accorciando i tempi di inserimento nel mercato del lavoro e di diffondere le opportunità a loro favore, potenziando il raccordo tra istruzione, formazione e lavoro.
Il Protocollo Operativo, che avrà validità fino al 31 dicembre 2020,  prevede l’avvio di iniziative volte allo sviluppo e alla programmazione delle Politiche attive del lavoro e della formazione attraverso l’assistenza all’elaborazione di specifici programmi che prevedano l’integrazione delle misure e delle risorse.
E’ prevista l’istituzione di un Tavolo di coordinamento costituito dai rappresentanti dei soggetti firmatari del protocollo e che potrà avvalersi della collaborazione di strutture e società strumentali della Regione.

 

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