Credito, formazione, smart city, ecco cosa c’è da fare

Le proposte degli imprenditori umbri alla due giorni organizzata da Cna a San Martino in Campo

Oltre duecento imprenditori per quattordici tavoli tematici in una due-giorni dedicata alle strategie per superare la crisi e innescare una nuova fase di sviluppo in Umbria. L’iniziativa organizzata da Cna Umbria a San Martino in Campo “E’ stata un’occasione straordinaria, andata anche al di là delle nostre aspettative – afferma Renato Cesca, presidente di Cna Umbria –. Gli imprenditori sono abituati ad affrontare quotidianamente la realtà, a cercare e a trovare soluzioni ai problemi, ma difficilmente hanno occasioni per confrontarsi tra di loro. La risposta alla nostra iniziativa è stata entusiasmante e i risultati credo ci abbiano dato ragione: forse è proprio dal basso che possono venire le idee migliori per indirizzare le politiche industriali”.
Nel dettaglio – Made in Italy, edilizia e territorio, smart city e riforme sono state le macro-aree all’interno delle quali si sono articolati i tavoli di discussione, che hanno affrontato argomenti specifici, dalle politiche per le piccole imprese a quelle per le aziende più strutturate, dalle strategie di marketing e dalla ricerca di nuovi mercati all’internazionalizzazione d’impresa, dalla riqualificazione e manutenzione del patrimonio edilizio pubblico e privato esistente ai temi dell’efficienza energetica. Ma si è parlato anche di città intelligenti, di digitalizzazione, di mobilità, di servizi, di turismo e valorizzazione delle eccellenze artigianali, per passare a discutere di riforme in tema di fisco e pubblica amministrazione, di credito, di scuola e formazione.
Le proposte degli imprenditori – E’ emersa una grande disponibilità da parte delle imprese a ripensare i propri modelli, a mettersi insieme, a unire le competenze. A cominciare dalla creazione di centri comuni di ricerca applicata volti alla realizzazione di nuovi prodotti, in stretta collaborazione con le università, luogo naturale in cui si fa la ricerca di base. Ma l’aggregazione si rivela funzionale anche in tema di edilizia e territorio, laddove i temi della riqualificazione e dell’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare esistente richiedono una stretta sinergia non solo con tecnici e professionisti, ma anche con il sistema bancario. Proprio l’ambito del risparmio energetico si tradurrà nei prossimi anni in un’opportunità di risparmio per moltissime imprese produttrici e in un’opportunità di sviluppo per le imprese edili e impiantiste.
Smart city  – Il tema delle smart city ha visto le imprese concordare sull’esigenza che le città diventino poli attrattivi sia in termini abitativi che turistici, attraverso il recupero e la ridestinazione d’uso di spazi dismessi e la creazione di reti intelligenti che mettano insieme servizi trasversali (ad es. trasporti, assistenza, manutenzioni). Città in cui il meglio delle produzioni umbre abbia un proprio ruolo e spazio anche all’interno dei grandi eventi e in cui sia favorita l’apertura di negozi destinati ai prodotti tipici e all’artigianato di eccellenza.
Credito e formazione – Centrali nella discussione sono stati i temi del credito e della formazione. Sul credito si registra spesso una forte incomunicabilità tra banche e imprese, al di là dell’esigenza di rivedere i rigidi sistemi per l’assegnazione dei rating, diventa centrale la certezza dei tempi di pagamento, un problema che spesso è alla radice dei problemi di insolvenza di molte imprese. Sul piano della formazione le imprese devono tornare a essere considerate come luoghi formativi per eccellenza. Quindi bene il principio dell’alternanza scuola lavoro, ma l’altro pilastro deve essere rappresentato dalla creazione di laboratori specializzati settorialmente e territorialmente.

 

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