Enel, Pirelli, Fincantieri e Lamborghini, Telepass e De Cecco, tra gli “autori” del nuovo Position Paper promosso da UN Global Compact Network – per puntare a un futuro digitale responsabile
In un contesto in cui solo il 45,8% degli italiani possiede competenze digitali di base e l’adozione dell’Intelligenza Artificiale tra le PMI è ancora marginale (8,2%), il settore privato italiano prova a invertire la tendenza
L’Italia è ancora lontana dai vertici europei in materia di digitalizzazione. Lo confermano i dati del United Nations E-Government Survey e del Digital Decade Report 2025: competenze digitali carenti, adozione limitata dell’Intelligenza Artificiale (solo l’8,2% delle PMI), e una PA che arranca al 51° posto globale. Eppure, il settore privato sembra voler cambiare rotta.
Durante il Salone della CSR di Milano, UN Global Compact Network Italia ha presentato il Position Paper “La transizione digitale a supporto della sostenibilità del business”, frutto del lavoro congiunto di 47 aziende italiane. Il documento non si limita a elencare buone pratiche, ma propone una visione strategica: il digitale deve essere uno strumento per generare impatti positivi in ambito ambientale, sociale e di governance (ESG).
“Serve una cultura dell’innovazione capillare e inclusiva”
Filippo Bettini, presidente di UNGCN Italia
I punti chiave del documento
- Digitalizzazione come leva ESG: efficienza, riduzione dei costi, processi più green e relazioni più efficaci con gli stakeholder.
- Inclusione e cultura digitale: la trasformazione deve essere accessibile anche alle PMI, con supporto economico, formativo e culturale.
- Intelligenza Artificiale sotto la lente: tra ottimizzazione e rischi ambientali, il paper invita a un uso responsabile e trasparente dell’IA.
- Governance e formazione: servono linee guida per l’AI Act, modelli di governance interna e investimenti nella formazione continua.
Case history e imprese coinvolte
Il documento include esempi concreti di aziende che stanno già integrando la digitalizzazione nei propri modelli sostenibili. Le aziende coinvolte sono: Enel, Pirelli, Fincantieri, Save The Duck, Lamborghini, Telepass, Unipol, A2A, ACEA, Aeroporti di Roma, Andriani, Autostrade per l’Italia, Bricocenter, CAP Holding, Cassa Depositi e Prestiti, De Longhi, Edison, Engineering, Eni, Erg, Feralpi, Ferrovie dello Stato Italiane, Gruppo AlmavivA, Gruppo De Cecco, Gruppo Hera, Gruppo Sanpellegrino, ICAM Cioccolato, , Innovando, Invitalia, Inwit, Iren, Iveco Group, Legance, Leonardo, Leroy Merlin Italia, Maire, Marcegaglia Steel, Mundys, Prysmian, RINA, Save The Duck, Snam,Terna, Tod’s, TPER, UCB Pharma Italia, Unipol, WindTre, Zobele Holding.
L’IA: opportunità o minaccia?
L’Intelligenza Artificiale è il simbolo della doppia faccia della transizione digitale – sottolineano da UN Global Compact Network Italia – può ottimizzare supply chain e servizi, ma anche generare bias, aumentare il consumo energetico e impattare sull’occupazione. Il position paper propone un approccio strutturato: governance, trasparenza e attenzione agli impatti ambientali. Inoltre propone strumenti finanziari agevolati e partnership pubblico-private come leve per una trasformazione inclusiva.
“Il divario digitale, le fragilità generazionali e la carenza di competenze non possono essere ignorati.
Daniela Bernacchi, Executive Director UNGCN Italia
Serve un impegno condiviso tra imprese e istituzioni”
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