Eolico, genetica e robot, ecco dove crescerà il lavoro

Dal Bureau of labour statistics, una chiave di lettura sulle quelle che saranno le professioni del futuro

Automazione, intelligenza artificiale e non solo da qui prenderanno forma e si svilupperanno le professioni del futuro. Se da un lato si pensa che le tecnologie di ultima generazione possano rappresentare un deterrente per l’occupazione perché portano a una drastica riduzione dei posti di lavoro, in termini di numero di addetti per una determinata mansione in azienda, dall’altro è evidente che “rendono omaggio” e danno risalto a quelle che possono senza dubbio essere considerate le caratteristiche peculiari dell’essere umano: le abilità cognitive e sociali. Di conseguenza – almeno da questo punto di vista –  i posti di lavoro non diminuiscono ma cambiano. Una recente indagine pubblicata dal Bureau of labour statistics (Bls) mostra le nuove tendenze in atto. Il quadro di riferimento è quello degli Stati Uniti ma è possibile scorgere elementi che possono riguardare anche ciò che potrà accadere di qui a qualche anno in Italia. Il settore delle energie rinnovabili avrà un ruolo di primo piano. Secondo la Bls il mestiere più richiesto sarà quello relativo alla diffusione del turbine eoliche. Al tempo stesso l’invecchiamento costante della popolazione porterà alla crescita e alla domanda di figure professionali come assistenti domestici, terapeuti, gli esperti della vista e dell’udito. E poi ancora genetisti nel campo della ricerca e della medicina e specialisti della comunicazione attraverso le macchine. Scrittori e attori che genereranno contenuti interessanti per i sistemi informatici come ad esempio i robot che a quanto pare diverranno sempre più gli intermediari tra azienda e potenziali clienti a scapito dei siti internet. (Fonte: Corriere della sera)

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