Fatturazione elettronica, imprese in difficoltà

La Camera di commercio di Terni promuove la conoscenza del servizio on line per emissione, trasmissione e conservazione dei documenti

“Un’importante misura a sostegno delle Pmi, completamente gratuita, che stenta a decollare sul territorio ma anche nel resto del Paese” – questa la situazione descritta dal segretario generale della Camera di commercio di Terni, Giuliana Piandoro. Per questo l’ente camerale promuove la conoscenza del servizio on line di fatturazione elettronica che consente l’emissione, la trasmissione e la conservazione dei documenti contabili emessi (fino ad un massimo di 24 fatture l’anno).Un servizio importante di cui fruire per le Pmi perché la fatturazione elettronica verso tutta la pubblica amministrazione è un obbligo dal 31 di  marzo scorso. Oltretutto in Italia la Pubblica amministrazione, centrale e locale, è il primo committente delle imprese italiane.
In quanti hanno aderito al servizio – Ad oggi, sul territorio provinciale sono 220 le imprese che hanno aderito al servizio per un totale di 920 fatture registrate. Un dato incoraggiante se valutato in rapporto a territori molto più ampi come Milano dove le imprese aderenti si fermano appena a 834 o Firenze con 708 aziende aderenti.
Giuliana Piandoro – “La dematerializzazione dei documenti è una grande opportunità per aiutare le aziende a risparmiare, a crescere e a sfidare la crisi, lo dice l’Unione Europea – sottolinea il Segretario generale dell’Ente camerale, Giuliana Piandoro – che con la sua agenda digitale sta puntando sulla digitalizzazione di una pletora di documenti, e dei relativi processi, negli ambiti più svariati, dalla cartella clinica in Sanità, alla pagella scolastica, fino agli aspetti amministrativi”.
La gestione strutturata e informatizzata del ciclo amministrativo infatti consente di ridurre i tempi ed errori nella gestione dei dati, evita la loro rilavorazione, aumentando la produttività, assicura la condivisione delle informazioni da parte di tutte le funzioni coinvolte e consente una più facile e veloce fruibilità del dato. Oltre, naturalmente, alla riduzione dei costi legati al trattamento dei documenti in cartaceo, come ad esempio le spese di spedizione.
Ma come funziona il servizio? – “Per accedere – spiega Piandoro – basta inserire nel dispositivo in uso la propria carta nazionale dei servizi che potrà essere utilizzata anche per apporre la firma digitale, come richiesto dalla normativa, per garantire l’autenticità dell’origine e l’integrità del contenuto verso la pubblica amministrazione destinataria della fattura. Insomma, non c’è più alcun dubbio, la strada è segnata e le aziende si devono attrezzare”.

Fatturazione elettronica, incubo per le piccole imprese

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