“Innfuturo”, premiati gli umbri Alvino e Manganelli

Vincitori ex aequo della terza edizione del progetto ideato dal Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Umbria per incentivare la creatività e per favorire la crescita professionale

È stato assegnato ex aequo a due giovani imprenditori umbri il premio della terza edizione del progetto “InnFuturo: i giovani premiano i giovani”, ideato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria per incentivare la creatività e per favorire la crescita professionale delle giovani generazioni all’interno della propria azienda puntando all’innovazione.
I progetti vincitori sono quelli realizzati da Ettore Manganelli, responsabile commerciale della Manganelli spa e Antonio Alvino, direttore tecnico di Serms srl.
Manganelli spa è stata fondata a Perugia nel 1957 opera nel settore dell’agricoltura ed è specializzata nel commercio di fertilizzanti e agrofarmaci. Nel 1980 si è dotata di un impianto industriale sementiero diventando oggi la seconda industria sementiera italiana a capitale privato.
Serms srl di Terni, ex spin off dell’Università di Perugia nato nel 2004, attualmente opera su scala nazionale ed internazionale offrendo servizi sia nell’area del testing che in quella della progettazione meccanica avanzata di componenti per i settori aerospaziale, automotive, navale e industriale.
Alvino ha sviluppato insieme al suo team un macchinario per verificare l’idoneità di satelliti e componenti elettronici ad affrontare con successo missioni spaziali o ambienti particolarmente critici. Sono state inoltre illustrate le possibili altre applicazioni di tale tecnologia nel settore della meccanica, dell’industria e dell’energia.
Mentre Manganelli ha presentato il progetto dell’Agricaffè, che prevede delle produzioni in vaso di frutta e piante aromatiche senza input chimici grazie a un mix di funghi e batteri che garantisce frutti sani e saporiti che poi vengono offerti nel format dell’Agricaffè, un locale in cui gli ospiti potranno staccare i frutti che mangeranno direttamente dalla pianta che li ha prodotti.
Sono stati sei complessivamente i progetti presentati al concorso. Tutti avevano come caratteristica l’innovazione in qualsiasi ambito aziendale: di prodotto, processo, approvvigionamento di materie prime, mercato, comunicazione, marketing, metodologia, organizzazione, strategia e modelli di business. 
La commissione selezionatrice – A selezionare i progetti è stata una commissione appositamente costituita che ha valutato le iniziative secondo i criteri di originalità, coerenza strategica, qualità delle motivazioni, sostenibilità e qualità dell’elaborato. La commissione era composta da: Ernesto Cesaretti, presidente Confindustria Umbria, Marzio Presciutti Cinti, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Umbra, Lorenza Bianchini, Ilaria Caporali, Leonardo Mazzocchio e Giulia Posati vice presidenti Giovani Imprenditori dell’Umbria, Mariano Gattafoni, presidente del Club della Ricerca di Confindustria Umbria,  Alessandro Campi, docente dell’Università degli Studi di Perugia, Emiliano Nuzzo, rappresentante del Gruppo Giovani all’interno di Promocamera e Marco Cardinalini, referente del Progetto InnFuturo.
Ernesto Cesaretti – “Il progetto InnFuturo – ha commentato il presidente di Confindustria Umbria Ernesto Cesaretti – rappresenta uno strumento per dare voce ai giovani e far esprimere la loro capacità di vedere il futuro con occhi diversi. L’obiettivo è quello di dare voce ai giovani che hanno il coraggio di cambiare, di innovare e portare una ventata di aria fresca all’interno delle proprie aziende”.
Marzio Presciutti Cinti – “L’iniziativa – ha spiegato Marzio Presciutti Cinti, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Umbra – è nata per stimolare la forma mentis dei giovani e per far trovare loro i giusti stimoli per essere pionieri di nuovi spazi competitivi. Uno dei compiti fondamentali dell’impresa oggi, infatti, è sicuramente quello relativo all’innovazione, occorre avere un’apertura alle novità soprattutto da parte dei giovani. Innovare significa anche pensare alle cose di sempre con un’ottica nuova, più efficiente. I giovani sono straordinari in questo e il progetto è stato pensato per valorizzare le idee emergenti che apportano un notevole valore aggiunto per la crescita delle loro imprese”.

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