La bellezza è appesa a un “filo”, ecco perché

Dopo il convegno medico a Barcellona, Aldo Tracchegiani, angiologo umbro specializzato in chirurgia estetica, illustra le ultime novità in tema di “ritocchini” e non solo

“Lascio di proposito qualche piccola ruga qua e là, affinché l’effetto finale sia il più naturale possibile. Noi dobbiamo essere un po’ come gli artisti che rispettano l’equilibrio tra gli elementi per ottenere un risultato armonico e gradevole”. Insomma l’effetto Barbie non piace proprio ad Aldo Tracchegiani, angiologo e chirurgo umbro, con trent’anni di esperienza alle spalle e una specializzazione in medicina estetica.
Centinaia di interventi in un anno – Dal rientro da Barcellona, dove nelle scorse settimane ha partecipato a un convegno con altri 1300 medici provenienti da tutto il mondo, ha illustrato quelle che sono le ultime novità in tema di interventi estetici, sui quali, a quanto pare, non si sarebbe abbattuta la scure della crisi: “Nell’anno che sta ormai per concludersi – afferma Tracchegiani – nei miei ambulatori abbiamo effettuato centinaia di interventi di scleroterapia per varici e capillari, mentre per quanto riguarda la chirurgia estetica al viso, siamo nell’ordine delle decine”.
Ringiovanire con i fili -“Al convegno di Barcellona – ha spiegato durante un incontro organizzato a Terni dall’associazione La Pagina – è stata presentata ufficialmente la tecnica che permette la correzione dei segni del tempo con l’ausilio di fili utilizzati per le operazioni cardiochirurgiche, ma mi piace ricordare che con alcuni miei colleghi avevamo già approfondito e analizzato questa possibilità che considero una svolta”. Non richiede tagli, ne bisturi e neppure gli antiestetici punti di sutura. Il filo viene impiantato sotto la pelle del viso attraverso un sottilissimo ago e la sua funzione è quella di tirare e sollevare i tessuti sottocutanei. A differenza del tradizionale botulino e acido ialuronico ( la cui efficacia ha una durata media di circa 7-8 mesi), il filo chirurgico prolunga l’effetto giovinezza per almeno due anni.
Il “ritocchino” – Molti giudicano negativamente il cosiddetto “ritocchino” “Io penso – dice Tracchegiani – che sia utile soprattutto se serve al paziente ad acquisire più sicurezza e più serenità nelle relazioni sociali. Spesso c’è il tabù dovuto anche all’errata idea del costo eccessivo, ma per un intervento la spesa prevista varia dai 300 ai 350 euro. E’ anche per questo – aggiunge – che stiamo avendo tante richieste sia da donne che da uomini, giovani e meno giovani”.
La prevenzione flebologica – “Fino al 15 novembre  – comunica – nell’ambito del mese della prevenzione flebologica, attuiamo delle visite angiologiche gratuite, dopo le quali se il paziente necessita di esame ecocolordoppler, il suo impegno economico sarà di soli 30 euro, nettamente inferiore rispetto ai 40 euro di ticket che chiedono le varie Usl, in più l’esame viene effettuato immediatamente”.

 

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