Libri antichi, un corso per imparare a restaurarli

A Spoleto l’esperienza formativa interamente gratuita, riservata a 13 diplomati residenti in Umbria

Attività formativa in aula ed esperienza pratica in strutture pubbliche o private. Complessivamente tre anni e tre mesi di formazione. Obiettivo: diventare tecnici del restauro dei beni culturali nel settore materiale librario e archivistico e manufatti cartacei e pergamenacei. E’ quanto previsto dal corso organizzato dalla Fondazione per la conservazione e il restauro dei beni librari di Spoleto.
Nel dettaglio – L’esperienza formativa, destinata a 13 diplomati residenti o domiciliati nella Regione Umbria, è totalmente gratuita – sottolineano dall’ente – e ai partecipanti verrà erogata una borsa lavoro per il periodo di svolgimento dell’esperienza pratica pari 1.000,00 euro mensili. (la durata mensile standard dell’esperienza pratica è di 120 ore).E’ previsto inoltre un rimborso alloggio forfettario, se necessario, in base alla normativa vigente e nei limiti di quanto indicato nel Patto formativo.Per le iscrizioni c’è tempo fino a 5 marzo 2015

Gli argomenti in programma – Coordinatore del corso, che – come riferiscono dalla scuola, potrebbe iniziare già dal mese di marzo, sarà Maria Cristina Misiti, attuale direttore del Icrcpal (Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario) di Roma. Durante i tre anni di formazione (2700 ore) verranno affrontate varie materie tra cui: archivistica, storia del restauro, bibliografia, storia e tecnica del restauro e della legatura, chimica dei materiali librari ma anche diritto amministrativo e legislazione dei beni culturali. Alle lezioni teoriche verranno alternate le lezioni pratiche in laboratorio. L’iter si concluderà con tre mesi di esperienza pratica esterna in strutture pubbliche o private fuori dal territorio regionale fuori dal territorio regionale.

I possibili impieghi – Il tecnico del restauro è colui che collabora a diretto contatto con il restauratore e agisce in maniera mirata, in base alle proprie competenza tecniche, per assicurare le conservazione e limitare il processo di degrado dei beni, sempre sotto l’occhio vigile del restauratore. Spetterà al tecnico del restauro la cura dell’ambiente di lavoro, delle attrezzature, dei materiali. Può trovare impiego presso laboratori di restauro pubblici e/o privati, per conto di collezionisti. Occupandosi di tutti gli interventi di conservazione programmata e di diagnostica sui beni librari e archivistici, potrà lavorare anche presso istituzioni pubbliche.

 

 

 

 

 

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