Mafia, “In Umbria gli ‘anticorpi’ per respingerla”

L’intervento della presidente della Regione, al convegno organizzato a Perugia dalla Cgil sul tema “Terremoto occupazionale”

“La società umbra continua ad avere una forte capacità di generare ‘anticorpi’ rispetto ai tentativi di infiltrazioni mafiose e delle organizzazioni criminali. E sono gli stessi ‘anticorpi’ civili e sociali a poter aiutare la buona e sana politica”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta al convegno organizzato a Perugia dalla Cgil, sul tema “Terremoto occupazionale. Serve un nuovo Durc antimafia”, cui ha partecipato insieme al Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti.
 L’inchiesta sulle attività criminali in Umbria – “Dobbiamo lavorare insieme, per accrescere e consolidare ‘gli anticorpi’ verso ogni tentativo di infiltrazione. Certo – ha affermato la presidente – è nostro compito tenere sempre alta la vigilanza, ma va anche detto che in Umbria il tessuto sociale, civile ed anche economico è sano ed è in grado di respingere simili tentativi, come ha dimostrato la recente inchiesta sull’attività criminali in Umbria di alcune organizzazioni malavitose. In quella circostanza i cittadini umbri, gli imprenditori, hanno avuto fiducia nell’azione della magistratura e delle forze dell’ordine ed hanno offerto la loro collaborazione”.
Il post-terremoto – La presidente Marini ha quindi ricordato come anche in occasione della ricostruzione post-terremoto (“quando in Umbria vi è stato un flusso importantissimo di risorse”) le istituzioni regionali e locali realizzarono una esperienza molto importante per garantire  una ricostruzione regolare e all’insegna della legalità: “l’esperienza del Durc (Documento unico di regolarità contribuitiva) – ha detto – , frutto della collaborazione tra amministrazioni pubbliche, organizzazioni sindacali e imprenditoriali, è stata molto significativa ed importante al fine di garantire la regolarità dei rapporti di lavoro e impedire al tempo stesso la presenza di imprese irregolari”.
Politiche pubbliche ad hoc – “Penso, inoltre che un buon modo per creare ‘anticorpi’ sia anche quello di mettere in atto politiche pubbliche che favoriscano le imprese sane che investono onestamente sulla propria capacità di essere competitive. Ciò contribuirebbe, inoltre, a creare più lavoro, soprattutto per i giovani. Perché è anche con il lavoro onesto e regolare – ha concluso Marini – che si sottrae terreno alle organizzazioni mafiose e criminali”.

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