Manutenzione del verde, stop al lavoro sommerso

Siglato l’accordo tra direzione territoriale del lavoro, Inps, Inail, Confagricoltura e Cia Umbria per contrastare il fenomeno

Svolgere azioni di informazione e sensibilizzazione per incentivare comportamenti in linea con leggi vigenti in materia e, al tempo stesso, attivare procedure corrette nell’assunzione di lavoratori ed effettuare azioni di controllo per contrastare l’impiego di lavoro irregolare. Questi i principali obiettivi dell’accordo siglato il 10 giugno dalla Direzione territoriale del lavoro, Inps, Inail, Confagricoltura e Cia Umbria.
In primo piano gli interventi per la manutenzione del verde e la volontà di contrastare il lavoro irregolare in questo settore attraverso una rete che coinvolge istituzioni e associazioni di categoria a livello regionale.
Nel dettaglio – Il protocollo (che scadrà il 31 dicembre 2016) vuole scoraggiare l’impiego di lavoro irregolare, spesso non qualificato e improvvisato, che rappresenta un danno alle aziende che operano a norma di legge, perché risulta più competitivo per i privati, oltre che al sistema fiscale, contribuivo e previdenziale. “Con questa firma – ha detto Anna Maria Pollichieni, direttore Inail regionale – è emersa la volontà di tutti i soggetti coinvolti di far fronte a una situazione che si sta delineando nel territorio. Ci sono state segnalate, infatti, situazioni di lavoro nero nel settore. È importante intervenire perché si tratta di una forma di concorrenza sleale e poi perché il lavoratore assicurato è anche quello informato e che corre meno rischi nella sua attività.
Confagricoltura –  “La situazione delle aziende – ha aggiunto Maria Grazia Maccherani, presidente della sezione florovivaistica di Confagricoltura Umbria – è molto preoccupante. Chiunque, infatti, si ritiene in grado di poter svolgere questo mestiere. Nel corso degli anni abbiamo notato un grandissimo aumento del fenomeno e pertanto ritenuto di coinvolgere le istituzioni al fine di contrastare in maniera seria il problema. Le aziende non hanno strumenti per difendersi e subiscono una continua erosione di lavoro pur rispettando tutte le regole previste”.
La situazione in cifre –  Secondo i numeri di Open data Inail, infatti, nel 2014, gli infortuni sul lavoro in Umbria sono stati 11.725, di cui 17 mortali, a fronte dei 12.635, di cui 25 mortali, del 2013, con una contrazione del 7,2 per cento complessiva e del 32 per cento di quelli mortali. “La ratio fondamentale di questo protocollo – ha aggiunto Gabriele Mastragostino, direttore generale Inps dell’Umbria – è quella di privilegiare azioni preventive, in affiancamento a quelle repressive e di controllo pur necessarie, per facilitare il lavoro regolare.  Auspico si possa arrivare a un monitoraggio finale che dia dei dati utili da analizzare”.

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