Villa Umbra come le Università Bocconi e Luiss

La Scuola Umbra di amministrazione pubblica individuata da Anci e Upi quale soggetto erogatore di alta formazione e subito prende il via percorso formativo in materia di agenda digitale rivolto ad amministratori, segretari comunali e provinciali, dirigenti e responsabili dei servizi degli enti locali

     

 Soggetto attuatore di alta formazione. Questo l’importante riconoscimento ottenuto dalla Scuola Umbra di amministrazione pubblica. Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) e Upi (Unione delle province d’Italia) hanno, infatti, individuato nell’ente formativo con sede a Pila, in provincia di Perugia, caratteristiche analoghe a quelle di altre note realtà operanti a livello nazionale quali l’Università Bocconi,  il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università Luiss, il Centro ricerche sulla pubblica amministrazione Vittorio Bachelet, la Scuola di specializzazione in studi sull’amministrazione pubblica – Spisa ed altre Università italiane.
Come prima diretta conseguenza del “titolo” appena acquisito, l’affidamento alla Scuola, da parte di Anci e Upi, del percorso formativo gratuito in materia di Agenda digitale che inizierà venerdì 13 marzo alle 9, a Villa Umbra. L’iniziativa è rivolta ad amministratori locali, segretari comunali e provinciali, dirigenti e responsabili dei servizi degli enti locali.
Alberto Naticchioni – “Il corso mira a rafforzare conoscenze specialistiche con un taglio operativo – sottolinea Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola – per consentire ai corsisti di interagire con docenti ed esperti, riflettendo su casi concreti ed esperienze maturate dal altre amministrazioni locali italiane ed estere”.
In particolare, gli obiettivi del percorso, articolato in 4 giornate della durata di 6 ore, vanno dal migliorare le conoscenze specialistiche dei corsisti sul concetto di dato, dato pubblico, dato aperto (open data), formato aperto, amministrazione aperta (open gov), Big Data, software libero (open source); al conoscere i riferimenti alla normativa nazionale e regionale in materia di dati aperti, gestione delle banche dati pubbliche, accesso ai dati pubblici, pubblicazione di informazioni sul web; al rafforzare le competenze di visone strategica per comprendere il valore economico degli open data e dell’open gov, anche in riferimento ai vincoli in tal senso nella nuova programmazione comunitaria 2014-2020.  
I servizi di rete – La prima giornata del 13 marzo – dal titolo “I servizi in rete” a cura di Donato Antonio Limone, professore ordinario di informatica giuridica e di scienza dell’amministrazione digitale – sarà dedicata all’approfondimento dei servizi in rete attualmente a disposizione della Pubblica Amministrazione italiana a partire dall’analisi del Cad. L’obiettivo è quello di presentare e condividere con i corsisti un modello replicabile all’interno del proprio ente.
I servizi in rete – spiegano da Villa Umbra –  costituiscono non solo una nuova modalità di erogazione di servizi nell’ambito delle amministrazioni digitali ma soprattutto sono la espressione tangibile della reale attuazione dell’amministrazione digitale come nuovo modello organizzativo delle stesse amministrazioni pubbliche. Per la realizzazione di servizi in rete, la condizione di base è quella di operare con un modello organizzativo nel rispetto di principi, criteri e requisiti della trasparenza, della accessibilità totale, della semplificazione amministrativa, della qualità dei servizi e della soddisfazione dei cittadini.
Favorire la partecipazione – La seconda giornata, dal titolo “Open Data: strumenti per favorire la partecipazione”, è stata organizzata  per il 14 marzo ed avrà come relatore Gianluigi Cogo, project manager agenda digitale Regione Veneto, docente a contratto presso Università Ca’ Foscari di Venezia, Esperto di Open Gov, Segretario generale dell’associazione Italiana per l’Open government.
Obiettivo “Smart” – “Smart Communities” è il titolo della terza giornata che si svolgerà il 21 aprile con la docenza di  Claudio Forghieri, responsabile di “Mo-Net”, la Rete Civica del Comune di Modena, membro del comitato scientifico della Biennale dello Spazio Pubblico e dell’Osservatorio Social Network dell’Università Cattolica – Altis, direttore scientifico delle edizioni 2012 e 2013 di Smart City Exhibition Bologna.
Open data, cosa cambia – L’ultima giornata, prevista per il 22 aprile ed a cura di Andrea Lisi, avvocato, presidente associazione nazionale per operatori e responsabili della conservazione digitale dei documenti (Anorc), si focalizzerà sull’ Open Data: Come cambiano i processi di lavoro interni nella pubblica amministrazione con i dati aperti e dubbi interpretativi sui dati da pubblicare. L’affidamento ottenuto dalla Scuola fa seguito al Corso nazionale di formazione per giovani amministratori in materia di finanza locale al quale hanno partecipato da tutto il territorio italiano.

 

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