Parrucchieri ed estetiste, svolta nella gestione rifiuti

Dal 2 febbraio 2016 saranno introdotte importanti semplificazioni

Stella (Cna Umbria): “Si tratta di un piccolo, ma significativo, passo in avanti verso la possibilità di conciliare l’interesse generale della tracciabilità con la sostenibilità economica degli obblighi amministrativi e burocratici che questa comporta”

Sospiro di sollievo per le imprese del settore benessere. Sono, infatti, in arrivo semplificazioni in materia di rifiuti per circa 2mila attività umbre. A darne ufficialmente notizia è la Cna regionale che ha portato avanti una lunga battaglia, accanto alle imprese del settore, per risolvere la situazione Dal 2 febbraio saranno introdotte semplificazioni per la gestione dei rifiuti speciali pericolosi prodotti ogni giorno dalle piccole imprese a “ridotto impatto ambientale”.
FABIANO COLETTI “Parliamo di estetisti, parrucchieri, barbieri, tatuatori e piercer – afferma Fabiano Coletti, responsabile regionale Cna Benessere -, destinati ad usufruire di un drastico abbattimento degli adempimenti burocratici. Fino ad oggi era necessario compilare, e conservare, il registro di carico e scarico rifiuti, presentare annualmente la denuncia annuale dei rifiuti (Mud) e, nel caso di attività con più di 10 dipendenti, era obbligatoria l’iscrizione Sistri”.
COSA CAMBIAOra tutto questo viene cancellato – prosegue Coletti –  tranne la possibilità di continuare a tracciare i rifiuti e l’obbligo di conferirli a ditte autorizzate nei termini di legge, conservando per cinque anni i formulari e la scheda movimentazione Sistri.
Adesso per queste imprese, che in Umbria danno lavoro a circa 5mila addetti, si volta pagina definitivamente.
LUCA STELLA “Questa importante semplificazione – dichiara il presidente regionale di Cna Benessere e Sanità, Luca Stella – è il risultato dell’impegno e della mobilitazione della nostra associazione. Si tratta di un piccolo, ma significativo, passo in avanti verso la possibilità di conciliare l’interesse generale della tracciabilità dei rifiuti pericolosi con la sostenibilità economica degli obblighi amministrativi e burocratici che questa comporta, per alleggerire procedure di gestione dei rifiuti palesemente sproporzionate. Una richiesta – conclude Stella – che è stata finalmente accolta dal Parlamento”.

 

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