Turismo, ecco gli esperti in “rinascite” dopo le calamità naturali

Calamità naturali-Foto di ivabalk da Pixabay

Calamità naturali-Foto di ivabalk da Pixabay

Al centro di Retourn, il progetto finanziato dall’Unione Europea (che ha visto tra gli altri anche la partecipazione della Camera di commercio dell’Umbria) la formazione profili professionali competenti nella gestione del rischio e nel recupero dei danni derivanti da calamità naturali compresi i terremoti, inondazioni, uragani e pandemie come quella causata dal Covid-19

Il 9 maggio all’Università di Macerata (capofila del progetto) la conferenza conclusiva con un confronto, sulle prospettive future, tra aziende, associazioni e docenti

“Esperto di riconversione turistica”, è questa la figura professionale sulla quale si  è concentrata l’attenzione di “Retourn” (REcovery TOURism after Natural disaster) progetto del valore di oltre 300 mila euro, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dell’asse Erasmus+ per formare figure competenti nel settore turistico in relazione alla gestione del rischio e al recupero dei danni derivanti da calamità naturali compresi i terremoti, inondazioni, uragani e pandemie come quella causata dal Covid-19.

Quasi 30 mesi di lavoro da parte di 9 partner guidati dall’Università di Macerata, insieme alla Camera di Commercio dell’Umbria e all’associazione Pepelab per l’Italia, Akmi e la Camera di Commercio Italiana in Grecia, l’Università di Maribor e il centro di formazione CPU collegato alla Camera di Commercio in Slovenia, Europe Unlimited dalla Germania e il centro di formazione Trebag in Ungheria. Enti di aree geografiche che hanno subito l’impatto di disastri naturali: il centro Italia nel 2016 con terremoti, ma anche altri paesi, con incendi, valanghe e alluvioni, i cui territori spesso soffrono ancora di danni ambientali, economici e sociali. Le conseguenze di questi eventi ambientali si sono poi aggravate con lo scoppio della pandemia da Covid-19 nel 2020, che ha contratto gli afflussi turistici a livello globale, deprimendo ulteriormente le aree colpite.

Pertanto questo progetto è stato finanziato per ricreare e rafforzare figure professionali esperte del territorio, dell’ambiente e del turismo, per rivalutare e recuperare gli equilibri territoriali, economici e sociali di questi Paesi.

A questo punto si entra nella fase conclusiva. Prevista, infatti, per il 9 maggio al Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università di Macerata la conferenza finale

in cui i partner del progetto illustreranno queste esperienze formative e l’impatto avuto nei loro territori, insieme a accademici italiani ed europei, aziende, associazioni e istituzioni, per riflettere sull’impatto dei disastri naturali sui sistemi economici, sociali e territoriali e condividere percorsi e buone pratiche, cercando di attivare nuovi progetti.

“In questi due anni di lavoro – spiegano gli organizzatori di Retourn – i partner del progetto hanno realizzato ricerche, materiali di studio e un protocollo formativo che prevede didattica tradizionale, e-learning e laboratori esperienziali basati sul metodo del serious play, per far emergere il pensiero creativo e collaborativo per la riattivazione dei territori in modo innovativo e coerente con le esigenze dei contesti di riferimento, attraverso conoscenze e competenze avanzate sul turismo sostenibile, etico, sulla gestione strategica del territorio”.

Dall’inizio di quest’anno, tutti i partner stanno svolgendo una formazione parallela nei loro paesi, con studenti e professionisti con un profilo economico e turistico. In Italia, l’Unimc sta svolgendo queste attività con gli studenti, mentre la Camera di Commercio dell’Umbria si sta concentrando maggiormente sulla formazione delle imprese e dei dipendenti delle aziende.

LA FILOSOFIA DEL PROGETTO

Una delle tappe del progetto Retourn alla Camera di commercio dell’Umbria

Il turismo è l’industria che meglio sintetizza l’espressione, le risorse e i soggetti che operano in un territorio, che se colpito da una calamità naturale deve poter contare su nuove risorse e competenze. Gli esperti di turismo e promozione territoriale, infatti, spesso mancano di competenze specifiche nella gestione dei disastri e nella gestione strategica del territorio, per poter orientare le energie e le richieste delle imprese ricettive, delle associazioni, delle guide turistiche, delle istituzioni e delle comunità locali verso il recupero post-disastro.

Il progetto Retourn è nato proprio per rispondere alla mancanza di preparazione e di adeguata conoscenza da parte di queste figure professionali.

L’obiettivo è quello di strutturare, implementare, testare e diffondere il programma formativo “Recovery Tourism after Natural Disaster”, incentrato sulla gestione dei disastri turistici e sul ripristino dell’immagine turistica dopo l’avvento di una calamità naturale.

A disposizione dei professionisti del settore turistico la piattaforma e-learning, accessibile previa registrazione al sito education.retourn.eu/it

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