Servizi per l’impiego, ecco cosa cambierà

Il vicepresidente della giunta regionale, Paparelli fa il punto della situazione a margine della convenzione tra regione Umbria e ministero del lavoro nell’ambito della riforma delle province

“Daremo continuità alla rete di servizi per lavoratori, disoccupati e inoccupati umbri prendendo in carico le competenze e i lavoratori prima assegnati alle Province pur mantenendo l’attuale organizzazione territoriale”. Il vicepresidente della Giunta regionale e assessore al Lavoro e Formazione Fabio Paparelli si è espresso così a margine dell’incontro (avvenuto a Roma) con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, per la convenzione tra la Regione Umbria e il Ministero del Lavoro per la gestione dei servizi per l’impiego e delle politiche attive del lavoro.
 “Si tratta del primo atto di un processo importante – ha dichiarato, Paparelli – in cui si ribadisce che, pur in questa fase di transizione, c’è l’impegno comune a dare efficacia e concretezza alle politiche  attive di servizi per l’impiego”.
IL PERSONALE Alla Regione  spetta l’assegnazione temporanea per lo svolgimento delle attività connesse con i servizi e le misure di politica attiva del lavoro, oltre che l’avvalimento del personale da parte della Regione allo scopo di garantire la continuità delle attività connesse con i servizi e le misure di politica attiva del lavoro. “In particolare, a seguito dell’accordo raggiunto – ha rilevato il vice presidente della giunta regionale – sussistono anche le condizioni per la proroga dei contratti dei dipendenti a tempo determinato impiegati presso la Provincia di Perugia nell’ambito dei servizi per l’impiego e politiche attive del lavoro”.
COSA CAMBIERA’ Nelle more dell’attuazione del Titolo V,  in questi due anni la Regione procederà con la riorganizzazione dei servizi dei centri per l’impiego. L’obiettivo – come annunciato dallo stesso Paparelli è quello di elevarne ulteriormente gli standard di qualità oltre che dotare di un servizio informatico integrato per il lavoro in grado di rappresentare uno strumento facile e diretto di erogazione di servizi e informazioni gestibile anche da casa, tanto più utile specie per i disabili o per quanti hanno difficoltà a recarsi presso gli uffici preposti. Particolare rilievo assumerà anche l’istituzione di un servizio specifico dedicato al sostegno ai processi occupazionali destinato alle imprese così da intervenire oltre che sul fronte delle politiche attive anche su quello delle opportunità disponibili per le aziende che assumono.
   Sulla base della convenzione, Regione e Governo si impegnano a concorrere al sostegno dei costi relativi al personale impiegato nei servizi per l’impiego e a partecipare agli oneri di funzionamento, per gli anni 2015 e 2016. Per l’anno 2015 l’importo sostenuto dal Governo ammonta a 3.351.332 euro.
LE COMPETENZE DELLA REGIONE Infine, sulla base della convenzione restano assegnate alla Regione le competenze in materia di programmazione di politiche attive del lavoro, e in particolare l’identificazione della strategia regionale per l’occupazione, in coerenza con gli indirizzi generali, l’accreditamento degli enti di formazione e gli interventi volti a favorire l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.

 

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