Start up innovative, ecco cosa serve per farle crescere

Esperti a confronto all’Italeaf di Nera Montoro, durante il workshop promosso dalla sezione servizi innovativi e tecnologici Confindustria, per fare il punto della situazione e tracciare le migliori vie da percorrere

L’impresa innovativa è sempre più sinonimo di maggiore produttività e occupazione, per questo gli “addetti ai lavori”, invitano a concentrarsi e a creare le condizioni adatte a favorire attività che abbiano quale caratteristica fondamentale l’innovazione. Ma quale è l’habitat più funzionale alla crescita di una nuova impresa innovativa?
Questo il tema attorno al quale si è sviluppato il workshop “Start up – ecosistema cercasi” che si è svolto nella sede di Italeaf promosso dalla sezione servizi innovativi e tecnologici di Confindustria Umbria di cui è presidente Matteo Brutti.
Nicola Astolfi – “Nelle economie moderne – ha sottolineato Nicola Astolfi, vice presidente della Sezione servizi Innovativi che ha coordinato i lavori del workshop –  la presenza di un ambiente innovativo che promuova la ricerca scientifica e un tessuto imprenditoriale in grado di valorizzarne i risultati e le competenze è una condizione necessaria per la competitività. Alle imprese innovative, numerosi studi empirici attribuiscono, rispetto a quelle tradizionali, un maggiore impatto sui livelli di produttività e occupazione. Creare le condizioni di sistema favorevoli alla nascita e allo sviluppo delle startup innovative – siano esse legate alla manifattura, ai servizi, all’agricoltura o ad altri settori –, consente quindi di fornire un contributo rilevante alla crescita economica e all’occupazione, specie quella giovanile, favorendo uno spill-over di conoscenza su tutto il tessuto imprenditoriale”
Stefano Neri – Il presidente di Italeaf e della Sezione di Terni di Confindustria Umbria, Stefano Neri, ha evidenziato l’importanza di stimolare l’integrazione tra manifatturiero e servizi “in quanto – ha detto – il segreto per il successo della manifattura nel terzo millennio è una forte integrazione con i servizi avanzati, senza i quali i prodotti vedranno una riduzione vertiginosa della capacità di generare valore aggiunto. Anche le nuove imprese non possono prescindere dall’adozione di questo paradigma perché – ha aggiunto Neri¬ – la vocazione industriale del territorio deve rimanere, intatta e rafforzata. Ma va innovata, aperta al mondo, alle nuove tendenze, all’imprenditoria creativa”.
Al workshop sono interventi come relatori: Luigi Rossetti, della Direzione Programmazione, Innovazione e Competitività Regione Umbria che ha illustrato i prossimi incentivi della Regione alle start up;  Stefano Immune di Invitalia che ha parlato degli incentivi nazionali a sostegno dell’innovazione e Federico Zacaglioni, Responsabile Relazioni Esterne Italeaf spa che ha raccontato il modello di Italeaf nel supporto alla creazione d’impresa.
Smart&Start – L’intervento di Stefano Immune si è incentrato sulle misure previste dal piano Smart&Start Italia: sostegno alle start-up innovative, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico che ha emanato un nuovo decreto (DM 24 settembre 2014), per riordinare il regime di aiuto alle start-up innovative estendendo le agevolazioni a tutto il territorio nazionale. Obiettivo del piano è quello di sostenere la nascita e la crescita delle start-up innovative per: contribuire allo sviluppo di una nuova cultura imprenditoriale; sostenere il trasferimento tecnologico e la valorizzazione dei risultati della ricerca; promuovere la diffusione di imprese che operano nel digitale; favorire il rientro dei ricercatori italiani dall’estero.

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