Terni, il “bicchiere mezzo pieno” come antidoto alla crisi

In tutto il territorio provinciale a soffrire di più sono le microimprese, meno strutturate e non in grado di affacciarsi sui mercati esteri, procedono con affanno ma non mancano i segnali di ripresa

E’ quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale dei settori industria e commercio realizzato dalla Camera di Commercio in collaborazione con il Centro studi di Unioncamere

Questa volta il “bicchiere è mezzo pieno” per la Camera di commercio di Terni. Sì perché, sebbene non così evidente e inglobato in un magma di sostanziale difficoltà, qualche lieve segno di ripresa, per le imprese della provincia e più in generale umbre, si vedrebbe.
L’indagine trimestrale di Unioncamere  – spiega il presidente dell’Ente camerale ternano Giuseppe Flamini – mostra un’economia ancora in sofferenza, soprattutto per le micro e piccole imprese, pensiamo alle difficoltà che attraversa ancora il settore dell’edilizia, tuttavia è corretto rilevare che ci sono timidi segnali di ripresa, confermati anche dal trend di crescita nel numero delle imprese che ha chiuso il 2015”.
L’andamento economico dell’ultimo trimestre dell’anno – comunicano dall’ente camerale –  conferma su base tendenziale la strada della ripresa per le imprese umbre e della provincia di Terni. Ma se sul lungo periodo i dati sono incoraggianti, la congiuntura al quarto trimestre resta in segno “+” ma con numeri decisamente più contenuti, sia per le imprese del manifatturiero che del commercio.
La produzione del manifatturiero infatti segna +6,1% rispetto al IV trimestre del 2014 mentre le vendite nel comparto del commercio restano in terreno positivo ma  si fermano ad un  +0,8%.  Crescita più contenuta su base congiunturale per il manifatturiero (+0,6%) mentre è migliore la situazione per il commercio (+2,1%). Sul fronte dell’occupazione, permangono difficoltà con una crescita rilevata tra le imprese interessate inferiore all’1%, dello 0,52% nel manifatturiero rispetto al terzo trimestre del 2015, e dell’1,33% rispetto al quarto trimestre del 2014. A soffrire di più sono le microimprese, meno strutturate e non in grado di affacciarsi sui mercati esteri. 
E’ quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale dei settori industria e commercio realizzato dalla Camera di Commercio di Terni in collaborazione con il Centro studi di Unioncamere su un campione di  240 imprese con dipendenti (160 per l’industria, 80 per il commercio).
IL SOSTEGNO ALLE NUOVE IMPRESE “In  questo quadro  – sottolinea Flamini – abbiamo ritenuto prioritario il nostro impegno sul fronte del sostegno al tessuto imprenditoriale soprattutto alle micro imprese. Per questo puntiamo su strumenti per sostenere le nuove imprese nate sul territorio ed  accompagnarle oltre la fase di start up per farle crescere e consolidare, ma vogliamo anche rafforzare quelle esistenti, con corsi di formazione rivolti all’internazionalizzazione, alla digitalizzazione e all’accesso al micro credito”.
INDUSTRIA Per quanto riguarda il IV trimestre dell’anno sono le industrie del settore elettrico ed elettronico (+44,4%) e quelle meccaniche (+10,2%) che registrano le migliori performance della produzione su base tendenziale. Per quanto riguarda l’impresa artigiana la crescita della produzione è al 3,1% (mentre rispetto al III trimestre del 2015 segna un -0,6%). Mediamente cresce anche il fatturato del 6,6%, rispetto ad un anno fa. Traina l’export con una crescita del fatturato realizzato con l’estero del 15,8% rispetto al quarto trimestre 2014, crescita che per l’impresa artigiana si ferma all’1,2%. Anche a livello regionale il fatturato  estero realizzato dalle imprese cresce ma con parametri decisamente più contenuti (+5,9%).
Segno più, decisamente contenuto sul piano occupazionale. Su base tendenziale l’occupazione segna +1,33%. Le perdite maggiori si registrano nel settore delle industrie elettriche (-26,6%) e delle industrie tessili  e dell’abbigliamento (-12,47%).
COMMERCIO L’asticella delle vendite segna più, ma rallenta la crescita rispetto ad un anno fa (+0,8%). Valori positivi per le vendite del commercio al dettaglio alimentare e non alimentare, mentre sono negative (-0,5%) quelle della grande distribuzione; L’ occupazione in totale segna un  -1,9% rispetto al IV trimestre dell’anno del 2014.

 

 

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