Grande interesse nel Cuore Verde d’Italia per gli appuntamenti dedicati ad aggiornamenti, nuove opportunità e sostegno al settore. Focus su politiche sindacali, bandi regionali e strategie di promozione
In Umbria, il settore agrituristico sta vivendo una fase di trasformazione, tra nuove opportunità e criticità da affrontare. È in questo contesto che l’associazione Terranostra Umbria, legata a Coldiretti, ha avviato una serie di incontri territoriali per favorire il confronto e la crescita di un comparto sempre più centrale per l’economia regionale.
Un settore in evoluzione
Gli agriturismi umbri rappresentano un importante volano economico, specialmente nelle aree interne e montane, spesso a rischio spopolamento. Secondo Istat, in Umbria ci sono 1.307 strutture agrituristiche, con un 44,8% gestito da donne. Gli agriturismi offrono 21.402 posti letto e 14.777 posti a tavola, consolidando un modello di turismo esperienziale basato sulle eccellenze agricole locali.
Elena Tortoioli, presidente di Terranostra Umbria, sottolinea l’importanza della formazione e del confronto tra operatori: “Gestire un agriturismo oggi significa saper unire ospitalità, sostenibilità e innovazione. Gli incontri territoriali sono cruciali per costruire strategie efficaci e rafforzare il settore.”
Il nuovo bando regionale: investimenti per il futuro
Uno degli elementi chiave per il rilancio del settore è il nuovo bando regionale sugli agriturismi, parte del Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027. L’iniziativa prevede finanziamenti destinati a migliorare le infrastrutture agrituristiche, potenziare l’offerta e valorizzare il legame tra agricoltura e territorio.
“La qualità dell’offerta è determinante per attrarre visitatori e garantire il successo degli agriturismi. Settori come oleoturismo, enoturismo e turismo del tartufo sono sempre più centrali, promuovendo esperienze autentiche legate al territorio” – spiega Elisa Polverini, vicedirettore di Coldiretti Umbria.
Agriturismo e sviluppo locale
L’agriturismo non è solo un’opportunità economica, ma anche un elemento chiave per la coesione sociale e la valorizzazione del patrimonio naturale. Cammini, ciclovie, ippovie e sentieri offrono percorsi suggestivi per esplorare il territorio, favorendo un turismo sostenibile e lento.
La sfida per il futuro sarà continuare a investire nel settore, garantendo agli operatori strumenti adeguati per crescere e innovare, senza perdere di vista l’autenticità e la tradizione.
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