Tessile, tappa umbra per il roadshow del sistema moda

Un viaggio tra eccellenze italiane con il Gruppo Giovani di Confindustria

In Umbria il settore conta 1700 imprese, con circa 7 mila addetti e un fatturato di oltre 400 milioni

È umbra la terza tappa del roadshow organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Sistema Moda Italia (la federazione nazionale di Confidnustria che rappresenta il tessile e la moda) alla scoperta delle eccellenze dei distretti della filiera tessile italiana. Dopo Milano e Napoli, nei giorni scorsi è stata la volta di Spello, nella cornice di Villa Fidelia, per l’evento dal titolo “Arte tessile e distretto. Umbria, un viaggio tra eccellenze italiane e territorio” sostenuto da Centro Estero Umbria, Gepafin, VertoGroup, Cardinalini, Promocamera e Bcc Spello e Bettona, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria. Dopo le visite aziendali si è svolta una tavola rotonda tra imprenditori che operano nella filiera del tessile e che hanno avuto così l’occasione per confrontarsi su temi strategici per il futuro del settore.
I numeri del comparto tessile – Il comparto del tessile-abbigliamento, rappresentato da Sistema Moda Italia, conta oltre 400 mila addetti e più di 48 mila aziende, costituisce una componente fondamentale del tessuto economico e manifatturiero italiano, con un fatturato 2014 previsto in crescita del 3,3% a quota 52,4 miliardi, e un aumento delle esportazioni intorno al 3,8%.
Alessandra Guffanti – “E’ innegabile l’importanza del settore tessile-moda nell’economia del nostro Paese – ha commentato Alessandra Guffanti, presidente del Gruppo Giovani di Sistema Moda Italia – una realtà che rappresenta un sistema costituito da migliaia di aziende, soprattutto pmi, che spesso trovano origine e ispirazione nelle radici più profonde del nostro Paese, come l’Umbria”.
Marzio Presciutti Cinti – “In Umbria il settore conta 1700 imprese – ha sottolineato Marzio Presciutti Cinti, presidente dei Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria (nella foto con Alessandra Guffanti) – con circa 7 mila addetti e un fatturato di oltre 400 milioni. È per l’Umbria uno dei comparti manifatturieri più vitali e radicati, con una forte propensione all’export e che può contare su importanti brand che svolgono un ruolo trainante nei confronti delle tantissime imprese del territorio”.
Come nelle precedenti tappe, anche in questa occasione, la delegazione dei Giovani di Smi ha visitato alcune delle realtà imprenditoriali locali, a monte e a valle della filiera tessile che sono riuscite, in virtù dell’eccellenza dei propri prodotti, a valicare i confini dell’Italia, diffondendo il bello e ben fatto, inconfondibile connotato del made in Italy riconosciuto in tutto il mondo.
Export del tessile-abbigliamento – Infatti, i numeri dell’export del tessile-abbigliamento della regione Umbria hanno registrato nel 2014 un incremento su base annua dell’export del +4,5%, oltre il 50% delle esportazioni umbre è rappresentato dall’abbigliamento in senso stretto, mentre la maglieria rappresenta il 22% del totale.
A ospitare la prima visita è stata l’azienda tessile perugina Sterne International SpA che produce il brand Lorena Antoniazzi, nato nel 1993 come linea di maglieria in cachemire di alta gamma, ha sviluppato negli anni un proprio total look e continua la sua evoluzione in ricerca e sperimentazione delle più esclusive tecniche di filato. L’azienda ha, di recente, acquisito il brevetto di tracciabilità dei capi. Attraverso un microchip inserito nell’etichetta, infatti, è possibile risalire a qualsiasi tipo di informazione sulla lavorazione del prodotto, sui materiali utilizzati e a tutte le fasi produttive del capo, quali filatura, tessitura, rimaglio e controllo qualità con date, spostamenti e luoghi di produzione. È stata la stessa stilista Lorena Antoniazzi ad accompagnare la delegazione e a illustrare tutte le fasi di lavorazione del prodotto.
La seconda visita ha coinvolto la storica Tessitura Brozzetti, che ha la sua sede all’interno di una chiesa sconsacrata in cui le fonti documentali attestano il passaggio di San Francesco d’Assisi e dove oggi si producono in maniera artigianale tessuti pregiati che ricordano la tradizione antica umbra. 

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