“…E mi sono sentito amato proprio per ciò di cui mi vergognavo di più

E in quell’istante sono rinato, perché ho lasciato morire la vecchia vita in cui avevo io il dominio delle cose. Era cominciata una vita nuova, in cui dovevo imparare a ricevere.”

Brano tratto da L’Appello, romanzo di Alessandro D’Avenia. E’ la commovente quanto appassionante storia del professor Omero Romeo e dei suoi studenti. Diventato cieco a causa di una malattia, a quarantacinque anni Omero si trova ad affrontare una sfida che “sembra impossibile per lui che non sa se sarà mai più capace di insegnare, e forse persino di vivere”: supplente di scienze in una classe-ghetto che dovrà sostenere gli esami di maturità.

“Non potendo vedere i volti degli alunni, inventa un nuovo modo di fare l’appello convinto che per salvare il mondo, occorra salvare ogni nome…”

 

 

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