“Trovate e conservate l’energia che nasce dalla fede”

L’augurio del vescovo Piemontese ai lavoratori del Polo industriale di Nera Montoro

“La vostra società recupera produce e distribuisce energia verde, una forza e ricchezza che non si vede ma che produce forza e vita. Innesta processi per la vita, il benessere e lo sviluppo della società di oggi. Per comprendere che cosa è l’energia bisogna capire cosa fa. L’energia non la vediamo, ma ne percepiamo la presenza in ogni momento della nostra vita”. Queste le parole pronunciate dal vescovo della diocesi di Terni Narni Amelia, Giuseppe Piemontese durante l’omelia della messa prenatalizia celebrata nell“Officina meccanica” dello stabilimento di Nera Montoro, del gruppo Italeaf, alla presenza della dirigenza aziendale, rappresentanze dei lavoratori e sindacati.
La gioia raddoppia quando si condivide – “Le distrazioni di oggi, le idee di un pensiero dominante verso una dimensione orizzontale, che lascia insoddisfatti – ha detto il vescovo – derubano l’uomo di dimensioni sovrannaturali che costituiscono il segreto di una vita gioiosa. La tradizione dei nostri padri, che ci ha trasmesso il cattolicesimo, ci parla di un Dio fatto uomo come noi, maestro di sapienza e di vita. Il Natale è tutto questo. La gioia si raddoppia quando si condivide, e tanta più gioia si prova quanto più viva è la fede in Gesù e l’amore per lui”.
Facendo riferimento all’azienda e al tipo di produzione che viene realizzata a Nera Montoro il vescovo ha fatto un parallelo tra l’energia come bene materiale e l’energia spirituale.
Energia materiale ed energia spirituale – “Vi auguro di trovare e conservare quella energia spirituale che nasce dalla fede – ha detto –  e che costituisce il segreto di una vita felice per voi e per le persone a cui tenete particolarmente. Quando lavorate collaborate all’opera della creazione, preservate il mondo, lo rendete più bello, lo consegnate alle nuove generazioni con la speranza che esse lo migliorino. Chiediamo al Signore che le nostre sterilità di lavoro, di sentimenti, di benessere di fede, possano trasformarsi in motivo di gioia, di benessere per tutti noi e per il mondo intero”.

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