Umbria Jazz, traino per il turismo con trend in crescita

Un momento della presentazione al Ttg di Rimini

Presentati al Ttg di Rimini i risultati dell’indagine “L’analisi di impatto economico dei grandi eventi turistici”, la spesa totale su tutta la città di Perugia, nel 2023  cresce del +31% sul 2022, che diventa +61% nel confronto con l’edizione 2022 di UJ e +83% rispetto all’edizione 2021. Nel 2023 scontrino medio di 29 euro, 78 euro la spesa per carta. Forte aumento della spesa 2013 in tutti i settori merceologici legati al turismo, ad eccezione di Hotel e B&B. I picchi di spesa nei giorni di esibizione di Bollani e Conte

I risultati dell’indagine “L’analisi di impatto economico dei grandi eventi turistici”, focalizzata su Umbria Jazz, presentata al TTG di Rimini e realizzata nell’ambito dell’azione della Camera di Commercio dell’Umbria – insieme al suo partner tecnico e scientifico Isnart – per favorire una maggior competitività del sistema turistico umbro tramite dati e letture innovative della dinamica del turismo regionale. È il frutto dell’analisi delle transazioni finanziarie rilevate a luglio scorso in occasione dell’edizione 2023 di Umbria Jazz, in collaborazione con Experience Cloud Consulting sulla base dei dati del circuito Mastercard. Un’analisi senza precedenti della domanda turistica, con un approccio ‘data driven’. Tutti gli indicatori mostrano una crescita significativa rispetto al 2022. L’evento è di interesse soprattutto nazionale, anche se gli stranieri sono in aumento (in particolare gli inglesi). Le conclusioni dell’indagine e alcuni spunti di policy.

La dichiarazione del Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni

L’edizione 2023 di Umbria Jazz ha consolidato il trend di forte crescita evidenziati negli ultimi anni, con una variazione della spesa totale su tutta la città di Perugia del +31% rispetto all’edizione del 2022, che diventa +61% se il confronto si fa con l’edizione 2021 e addirittura +83% se, invece, il confronto si fa tra l’edizione 2023 e quella 2019. Tutti gli indicatori economico-finanziari legati all’edizione 2023 di UJ mostrano una crescita significativa rispetto al 2022. L’evento è di interesse soprattutto nazionale, anche se gli stranieri sono in aumento (in particolare gli inglesi).

Un’analisi senza precedenti della domanda turistica, con un approccio ‘data driven’

Sono alcuni dei numerosi elementi che emergono dall’indagine “L’analisi di impatto economico dei grandi eventi turistici“, realizzata nell’ambito dell’azione della Camera di Commercio dell’Umbria – insieme al suo partner tecnico e scientifico Isnart – per favorire una maggior competitività del sistema turistico umbro tramite dati e letture innovative della dinamica del turismo regionale e presentata ieri pomeriggio al TTG di Rimini, la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale.

L’indagine, dopo l’intervento del Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni, è stata illustrata dal Segretario Generale dell’Ente camerale, Federico Sisti, e dal dirigente dell’Area per la valorizzazione degli ecosistemi turistici e culturali di Isnart, Paolo Bulleri. È il frutto dell’analisi delle transazioni finanziarie rilevate a luglio scorso in occasione dell’edizione 2023 di Umbria Jazz, in collaborazione con Experience Cloud Consulting sulla base dei dati del circuito Mastercard. In sostanza, facendo leva sui dati transazionali di MasterCard, sono stati costruiti una serie di dataset per comprendere il comportamento di speso dei cittadini italiani e stranieri in visita a Perugia durante le 10 giornate di Umbria Jazz 2023.

Il confronto dei dati con le tre precedenti edizioni della manifestazione e un focus di rilevamento su alcuni specifici parametri (numero transazioni, spesa media, volumi, nazionalità, geolocalizzazione dei comportamenti di spesa in occasione dell’evento e così via),  hanno consentito di indagare gli andamenti di crescita, le ricadute nei settori merceologici coinvolti, delineando alcuni ambiti di ulteriore sviluppo della manifestazione,  con particolare riferimento al potenziale di nuovi arrivi che una maggior visibilità su alcuni mercati esteri potrebbe ingenerare.

L’analisi d’impatto costituisce uno strumento che la Camera di Commercio dell’Umbria, in collaborazione con Isnart, sta utilizzando per restituire alle associazioni di categoria e ai portatori di interesse preziose informazioni ed indicazioni sulle possibili azioni di policy e le possibili direttrici di sviluppo e promozione regionale.

Le dichiarazioni del Presidente dell’Ente Camerale, Giorgio Mencaroni, e del dirigente dell’Area per la valorizzazione degli ecosistemi turistici e culturali di Isnart, Paolo Bulleri

La promozione dell’Umbria come destinazione turistica – ha evidenziatoMencaroni– è un percorso che da tempo l’Ente camerale, affiancando la Regione Umbria, ha intrapreso muovendo dalle consuete analisi dell’offerta turistica ma orientandosi maggiormente verso le analisi della domanda turistica, un tassello fondamentale per capire le reali potenzialità di sviluppo e le possibili innovazioni per la promozione regionale”.

“Isnart – ha detto Bulleri – affianca da tempo la Camera dell’Umbria nel suo sforzo di analisi dell’economia del territorio, con un particolare riferimento alla filiera del turismo, nell’ottica di contribuire al percorso di creazione di una Destinati on Management Organization-DMO regionale che trovi la propria ragione d’essere in un approccio ‘data driven’. L’utilizzo di strumenti di indagine innovativi come la ‘location intelligence’ e l’analisi delle transazioni su carte di credito e di debito, combinati con gli strumenti di osservazione statistica più tradizionali, ci consentiranno anche proiezioni predittive dei flussi e dei comportamenti dei turisti, elementi fondamentali per la programmazione dello sviluppo turistico locale”. 

I principali elementi che emergono dell’indagine, presentata dal Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti

L’importo dello scontrino medio a Perugia durante UJ 2013 è stato di 29 euro, mentre la spesa per carta è stata di 78 euro.

Interessante notare come le carte italiane abbiano registrato +33% del volume di spesa rispetto all’edizione 2022 di UJ, con +40% del volume del transato, mentre per le stesse voci le carte straniere abbiano registrato +12% e +21%. Ma se lo scontrino medio per le carte italiane è stato, sempre ad UJ 2023, di 28 euro, e la spesa per carta è stata di 76 euro, per le carte straniere i due valori sono notevolmente più elevati: rispettivamente 40 e 101 euro. In particolare, in testa sia per scontrino medio di spesa, sia per spesa media per carta ci sono i cittadini Usa, con 55 euro di scontrino medio e 161 euro di spesa per carta, seguiti dai tedeschi con 49 e 124 euro e dagli inglesi con 39 e 92 euro.

Il settore ricettivo alberghiero e quello dei B&B, invece, si mantiene in linea con l’edizione precedente di Umbria Jazz (spesa +5%), pur crescendo sensibilmente rispetto alla decade precedente l’evento.

Conclusioni e possibili spunti di policy

Dall’indagine, ha spiegato il Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti, esponendo le conclusioni, emergono possibili spunti di policy.

  1. Maggiore Attrattività. Il festival, che attrae una componente prevalentemente nazionale, mostra un evidente trend di crescita anno su anno. Tale dinamica, che appare consolidata per gli italiani (+12%), risulta più forte per gli stranieri (+30% rispetto alla decade precedente l’evento 2023).

Possibile Azione: investire in comunicazione/marketing per aumentare la visibilità del festival, soprattutto all’estero.

Possibile Azione: avviare politiche di incentivazione per il settore alberghiero che spingano i turisti a soggiornare.

Possibile Azione: potenziare l’Aeroporto Perugia – San Francesco d’Assisi inserendo rotte che consentano l’arrivo di turisti alto spendenti (Usa, Svizzera, Germania, Francia).

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